L’ ARTE DI MORIRE VIVENDO
Il Pellegrinaggio Interiore
SCHIAVITU’ E LIBERTA’
VIVERE DISORDINATAMENTE
(. . .) La libertà è pericolosa. Non è qualcosa con cui giocare distrattamente. La verità è contemporaneamente creativa e distruttiva. Dardeggia nella coscienza. Distrugge le illusioni si noi stessi. Demolisce le immagini che abbiamo costruito su di noi. E non sempre è piacevole, non sempre è comoda. Il sorgere della verità può essere doloroso.
CHE COSA FARO’?
Se ho visto che è un’ esplorazione pericolosa, che abbatterà tutte le immagini che ho costruito su me stesso e che gli altri hanno costruito su di me, che cosa farò? Viviamo nella gabbia delle nostre immagini, costruite dagli altri e accettate da noi, e costruite anche da noi. Se la spinta è sincera e non ho paura di essere vulnerabile e priva di difese (l’ innocenza è assenza di difese), che cosa farò? Da dove inizierò? Se presto attenzione a tutti i punti che abbiamo elencato, se faccio così, non mi preoccuperò della libertà, nè della meditazione o del samadhi: affronterò ogni filo di schiavitù momento per momento. Ovvero, mi educherò a un modo ordinato di vivere, a un modo ordinato di parlare, a un modo ordinato di pensare. L’ eliminazione del caos, l’ eliminazione dell’ anarchia, è la creazione dell’ ordine. L’ ordine non ha uno schema prestabilito, ma posso riconoscere il disordine e dire: Bene, da oggni non ci sarà più questo disordine, questa trasandatezza, questo posporre le cose. Vedo che le cose giuste vanno fatte nel modo giusto e nel momento giusto. E chi deciderà che cos’ è giusto? Io stesso, perchè io conosco la mia situazione familiare, io conosco il mio lavoro e le sue pressioni su di me, io conosco le mie stesse peculiarità. Perciò sarò io a scoprire che cos’ è giusto, quali sono le cose giuste e il modo giusto per farle.
