Vai al contenuto
Home » Blog » 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗔𝗧𝗜 𝗗𝗔𝗟 𝗩𝗘𝗟𝗘𝗡𝗢 𝗗𝗜 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗘𝗡𝗧𝗜𝗥𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗚𝗡𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗙𝗘𝗟𝗜𝗖𝗜𝗧𝗔̀

𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗔𝗧𝗜 𝗗𝗔𝗟 𝗩𝗘𝗟𝗘𝗡𝗢 𝗗𝗜 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗘𝗡𝗧𝗜𝗥𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗚𝗡𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗙𝗘𝗟𝗜𝗖𝗜𝗧𝗔̀

  • di

Oggi vi offro un post di Pg

Esercizio: i͟n͟t͟e͟r͟i͟o͟r͟i͟z͟z͟a͟l͟o͟ ͟c͟o͟n͟ ͟c͟a͟l͟m͟a͟

Cari amici questo post vuole offrire uno strumento pratico, e vi invitiamo a leggerlo lentamente, in qualche minuto di tranquillità, come fosse una sorta di meditazione.

Vi informiamo anche che queste righe, se interiorizzate con calma come vi invitiamo a fare, potrebbero toccarvi emotivamente.

Se così fosse accoglietelo, osservando quello che accade senza bisogno di dirigere o controllare.

Bene, iniziamo dunque…

Sedete con calma e predisponetevi con animo aperto…

Se vi fosse possibile iniziate chiudendo gli occhi per qualche minuto di silenzio e accoglienza dei suoni che ci circondano.

….ora leggete le righe che seguono lentamente, leggendole anche più volte dove sentiste necessario…

abbiamo iniziato ad addentrarci in questo fatto,
in questa realtà così potente quando viene vista:

è l’Amore,
quello con la A maiuscola,
quello che è ben oltre i sentimenti e qualsiasi passione…

a destarci dal sonno della coscienza, dall’illusione di essere persone,
persone che sarebbero qui per cercare di cavarsela faticosamente…

Per quanto possa sforzarmi,
usando pure tutte le leggi dell’attrazione che esistono e anche inventarne delle nuove (conosco varie persone che affermano di averne una loro versione “superiore e migliorata”)….

usare qualsiasi tecnica per creare la “mia realtà” o qualsiasi metodo segreto per esaudire i mie desideri…

Se non ho scoperto quell’Amore,
non funzionerà.

Sarà solo tanto rumore per nulla.

O, meglio, tanto rumore per nulla con tanta sofferenza aggiunta.

Vedilo.
Vedilo con calma…

Puoi sentire qualcosa dentro dire una sorta di “si, riconosco che è così….

Sento che è così ben oltre una opinione…”?

Quel sentire può aprire le porte dell’intuizione.

Dunque vedilo,
e nel vederlo smetterai di girare in tondo come un povero criceto in gabbia:

che si sforza tantissimo,
che sta sempre a fare,
a faticare …

eppure è sempre lì,
in quella triste ruota,
in quel samsara circolare, ripetitivo, infinito…

in quello stato di paura e di controllo nel quale mi illudo di andare chissà dove, perché non smetto mai di fare e di volere…

non smetto mai di correre,
con tanto sforzo e fatica e con tantissimi obiettivi in testa da dover raggiungere…

Ma in realtà non faccio altro che rimanere lì, muovendomi in tondo…

muovendomi in gironi,
come quelli che ci indica Dante:

gironi interiori nei quali corriamo come poveri criceti…

E nutro in quella cieca corsa, inconsapevolmente, quella distruttiva ansia di dover raggiungere/diventare/riuscire meritare ….

senza sosta, sempre….

faccio girare la ruota della sofferenza,
che arriverà a me e a chi vive intorno a me.

Ma ecco… un dono!

…un dono che tanti vedono ancora come nemico:

arriva, prima o poi e grazie al Cielo nella nostra vita la frustrazione, la delusione, l’abbattimento…

sono doni, non nemici.

Nel tuo sonno, nella vecchia coscienza, cerchi di vincerli, o almeno di dimenticarli guardando altrove….

ma nella Nuova Coscienza emergente li accoglieremo sempre più con cuore aperto, con vera gratitudine, senza continuare a naconderli sotto al tappeto…

“Che bello sono in crisi, grazie a Dio mi sento deluso….”😊.

Ti sembra assurdo?

Potrebbe in effetti…. eppure è molto, molto più assurdo lo stato interiore col quale quasi tutti oggi stanno “vivendo normalmente”.

Hai notato che de-luso vuole dire non più illuso?

Ogni Maestro ha quindi conosciuto e vissuto la De-lusione, ecco perché è uscito dalla IL-lusione.

E ovviamente puoi uscirne solo quando la vedi e la abbracci con tutto il cuore, come spesso diciamo, e quando l’Amore ti fa dono di quel mirabile salto… che da solo non potrai mai riuscire a fare.

Quando invece, come quasi tutti, ti sbrighi a distrarti, a riempirti di cose da fare per non pensarci, a “innamorarti follemente” dell’ennesimo nuovo compagno ecc….

non sei pronto a cogliere quell’oro splendente nascosto nella crisi…

e allora sarai schiacciato dal suo piombo…

piombo non trasmutato dalla pietra filosofale dell’Amore incondizionato e dall’autentica accoglienza.

Ricorda: quando il tuo orecchio interiore inizia ad ascoltare e quando il tuo cuore inizia davvero ad aprirsi…

la delusione e la crisi non saranno più un tamburo di battaglia, ma un melodioso canto.

Un invito gentile che nel centro del tuo cuore sussurra:

<< Amico caro,
da solo non ce la puoi fare.

I tuoi soli sforzi sono vani senza l’Amore di Dio, senza la Grazia, senza il tuo aprirti a Quello che è immensamente più grande di te.

Nel self-service non può essere trovata la sorgente di ogni Felicità,
lo splendore della Liberazione,
la pace dell’Oltre.

Poiché sono un dono,
non una conquista,
non un premio.

Sono quell’acqua che disseta l’anima tua e che non sentirà mai più la sete…

la sete dell’attaccamento ai vani appagamenti personali, che sempre tornano e che mai hanno fine,
poiché mai conducono alla Letizia di Dio.>>

Così, vorrei invitarti in qualche minuto di calma a vedere, senza giudicarti o incolparti…

nella tua vita quanto spesso hai cercato di cacciare via la crisi, la delusione?

Quante volte hai cercato di “pensare positivo” e di guardare lontano?

E proprio mentre qui, alla tua porta, bussava non vista e con mano leggera,
senza show a senza clamori,
la chiamata del Senza Tempo.

Ora fermati per un po’…

stacca gli occhi da questo schermo e guardati intorno con calma…

fai qualche respiro lento e profondo o chiudi gli occhi per qualche minuto di semplice silenzio. Amici,

proprio ieri parlavamo dei nostri:

…non sono degno,
non me lo merito,
non posso ricevere cose belle gratis,
sono un tapino sgorbietto,
devo faticare tantissimo per ottenere qualcosa di appena decente,
non mi merito alcun dono perché non valgo niente,
perché io sono molto umile…
ecc…ecc…. e molti molti altri ecc.

Così oggi, sulla scia di questo, vorrei vedere con voi come in questa dinamica sia caduto anche un grande Maestro…

e come egli ce lo abbia raccontato nella sua meravigliosa poesia, proprio perché ha conosciuto e riconosciuto in se questa immensa voragine dell’animo umano.

E vedere anche come ci abbia indicato l’uscita da questa terribile illusione, da questo pesante macigno che ogni anima che anela alle vette dell’Assoluto prima o poi incontra.

Dante, l’amato Dante, ci spende un intero canto; il secondo dell’inferno.

Potremmo dire in un certo senso che è il canto della finta umiltà.

E potremmo chiederci: come mai?
Come mai ci parla di questo e ce ne parla proprio prima di iniziare il sacro viaggio?

Credo cari amici che abbia proprio visto che si tratta di uno delle più spaventose fiere sulla via-non-via dell’iniziazione.

E credo sia proprio per questo che ci dona il bellissimo scambio tra lui (che qui potremmo vedere come la personalità dormiente) e Virgilio (la luce della consapevolezza in ognuno di noi).

Il primo canto termina con le famose parole:
“… allor si mosse e io li tenni dietro”.

Allora si parte, e il lettore si aspetta che nel canto successivo inizi il viaggio dell’anima… e invece no.

Nel secondo canto non accennano neanche a partire ….
stanno ancora lì !

Al punto che ogni lettore attento può rimanere confuso, e questa confusione credo proprio sia stata voluta da Dante.

Serve a farci guardare dentro, serve a farci vedere questo meccanismo in noi, dopo averlo visto accadere in lui.

Dante vacilla, e vi invito ad andarlo a rileggere in questi giorni.

So che quando parlo di Dante in tanti dite “oohhh che bello” …
poi però tirate dritto e non leggete 😊.

Se potete non fatelo.

Metteteci amore e attenzione, perché la velocità superficiale con la quale spesso leggete vi rende simili al quel povero criceto in quella ruota…

e ricorda che non ti viene detto per offendere, ma per scuotere…
con Amore.

Lascia perdere il correre a leggere mille cose “spirituali” e dai spazio alla qualità più che alla quantità….

ascolta con calma e attenzione,
e torniamo con l’anima raccolta al secondo canto dell’inferno:

Il nostro Dante, cioè il Dante in noi, ha appena intuito che lo attende un viaggio incredibile, profondissimo…

proprio come tanti di voi hanno intuito essere la vita…

ed ecco una veloce vocina sibilante farsi spazio in lui…

una vocina che ci auguriamo tu possa vedere in te,
con consapevolezza e accoglienza…

E questa vocina gli parla proprio con quelle parole che Dante, per farcela vedere bene, rivolge a Virgilio:

“…Virgilio grazie, sei molto gentile e carino 😅…

ma vedi io non sono un granché…

non sono Paulo (cioè ne come Paolo ne come Saulo) e non sono neanche come Cesare…

cioè in me non c’è ne la grandezza spirituale ne quella delle cose del mondo….

Virgilio caro, ti devi essere sbagliato!

….e notiamo qui che nella falsa umiltà vogliamo pure correggere i maestri quando ci dicono che siamo degni…

che tutto è davvero qui per noi, che già ne siamo degni e siamo già pronti a ricevere i doni di Dio…

Dante ci appare umile, vero?

Se andate a leggere quel canto…

e vi prego di farlo in questi giorni (lo trovate anche sul web tramite Padre google)…

una vocina in voi dirà “oohhh che bella anima quella di Dante, vedi quanto è umile?”.

E vedete, Dante lo fa apposta, proprio per farcelo cogliere…

Anche io voglio essere “umile” come lui, dirà una vocina in te…

mamma me lo ha sempre detto, la società, gli insegnanti….

mi è sempre stato ripetuto: non sei niente di che, non meriti molto…

e se qualcuno ti offre cose buone dì di no…

perché si è sbagliato, sicuramente si è confuso….

non ha visto che tu non vali molto…

mi raccomando ricordalo: sii sempre “umile”….

Nulla di davvero buono e bello ti può essere donato incondizionatamente…

nessun bellissimo dono può essere per te….

Non lo meriti, e se qualcuno te lo offre o si è confuso o ti sta fregando….

Vorrà qualcosa in cambio sicuramente….

Quindi sii umile…

Ma anche abbi paura…

Perché tu non sei niente di che, e la vita è cattiva e cercherà di darti la sola…

Sii umile e vivi una bella vituccia di sforzo…

di fatiche e di “stridore di denti” …

perché questo è per te…

come lo è stato per i tuoi genitori e i tuoi nonni….

E non sei meglio di loro, anzi probabilmente ti rivelerai peggiore…

e ricorda: siamo tutti figli di Adamo, siamo tutti colpevoli….

Ci siamo meritati di essere maledetti da Dio…

cacciati dal paradiso con un calcio nel sedere….

devi faticare faticare faticare…

Sforzarti sforzarti sforzarti…

Meritarti meritarti meritarti… e comunque quando davvero te lo meriterai non sarà mai niente di che….

perché tu sei niente di che…

E al fianco di qualche dolcetto che ti sei meritato sempre ci sarà del carbone….

Così ricorderai di essere sempre “umile”…

……..di nuovo amico lettore fermati, respira, guardati in torno con calma accogliente o chiudi gli occhi per un po’…. Amici cari,

mi scuso se queste frasi possano avervi toccato un po’.

Se così fosse accoglietelo serenamente, lasciate che sia.

Perché quando spolverate la polvere si dovrà alzare e potrebbe andarvi negli occhi, ma è parte del processo di pulizia.

Se non toccate la polvere, non si alzerà, ma anche rimarrà dove è, vero?

Rimarrà nascosta sotto al tappeto…

Vi invito così, con calma, serenamente, a contattare questa immondizia che ci è stata inconsciamente e senza colpe… trasmessa.

Meglio:
ci è stata iniettata nel sangue come un virus.

…..È triste, vero?….

Eppure, ecco che giunge la meraviglia 😊:

il Maestro Virgilio.

Come agisce, come illlumina l’anima di Dante e di tutti noi mi tocca profondamente…

sapete perché?
Perché, anche se potrà sembrarvi assurdo, mi ricorda il mio maestro Fabio.

Quell’essere diretto, quasi brusco…

che l’ego potrebbe interpretare come durezza…

ma che l’anima desta riconosce immediatamente come vero Amore.

Amore che non è mai la mosceria superficiale di una pacca sulla spalla “dai va tutto bene, pensa positivo” ….

ma un vero e proprio fuoco che arde.

Arde, bruciando tutte le tue ansie da inadeguatezza, tutte le tue identificazioni con i piccoli io che godono nel far sentire te piccolo più di loro…

Amici, che fa Virgilio?
Non gli dice cose come:

“…bravo dantuccio mio, bravo…

sii sempre così umile…

in effetti mi sono sbagliato….

mi accorgo che questo viaggio proprio non te lo meriti, mi sono confuso….

era per Cujo questo viaggio non per te😊…

E anzi ora che torni alla superficie della tua umile vituccia,
senza infamia e senza lode…

per favore fai un fischio a Cujo e mandami lui qui giù….

E scusami ancora, mi sono proprio sbagliato….”.

No amici, nulla di tutto questo.

Virgilio agisce da vero Maestro, e potrà apparire duro, insensibile, per niente umile…

Ma scuote la coscienza nostra, quasi violentemente si potrebbe dire…

E non per ferirci, ma per svegliarci da quella ipnosi terribile:
io non valgo un granché….
io sono una brava persona…
e quindi devo essere “umile”…

Quello che Dante ci racconta è meraviglioso, e lo dobbiamo davvero riscoprire in noi:

ritrovare quella forza immensa che viene solo dall’Amore:

Virgilio cazzia Dante.

E lo cazzia meravigliosamente, pesantemente…. come solo un maestro vero può fare…

Non si sta sfogando su di te, non è il corpo di dolore che ha bisogno di fare male o di offendere, no.

È vero Amore.

E l’Amore vero ti sveglia,
non ti rincoglionisce!

Virgilio scuote Dante e scuote te e me… apparentemente lo offende, dicendogli:

“La tua anima è da viltà offesa”….

Cioè: Dante sei un codardo.

Questa è paura,
non umiltà.
Vedilo.

E se darai retta a questa voce,
alla voce dell’ego, sarai solo un fifone.

Dante (ma anche te e me con qualsiasi nome abbiate) questa non è umiltà…

ti stai piuttosto auto offendendo.

Stai seguendo una voce che non viene dall’alto, ma dal basso della paura nascosta nella parte “inferiore” (da cui “Inferno”) di te.

Amico che stai leggendo,
chiedo a te con calma:

ne sai qualcosa?

Conosci queste due voci in te?

Conosci questo confondere la voce che viene dal basso (dalla personalità) con la Voce che viene dall’Alto (dal Virgilio in noi)?

La voce che viene dal basso ti urla “devi essere umile” ….

Quella che viene dall’Alto ti sussurra che questa non è affatto umiltà, è codardia.

Ricorda: ascoltando e accogliendo la prima, si farà spazio la seconda.

Non devi scegliere una o l’altra….

L’una ti porterà all’altra…. quando la riconosci e la accogli.

Ma tu anziché accoglierla la nascondi…

dimenticando che è scendendo consapevolmente all’inferno (simbolicamente accompagnato da Virgilio) che stai già salendo al paradiso.

Non nascondendo la paura sotto alla maschera dell’umiltà, emerge la voce dello Spirito.

Ti stai auto sabotando, auto offendendo, auto frenando, auto relegando ad una vita spenta, moscia, tapina ….

oppure, sull’alto lato dello stesso pendolo, ti stai perdendo in una vita fatta di eccessi esteriori, fatta di false intensità, di vuoti….
una vita vuota di Dio…

e perché?

Perché stai credendo alla “umiltà”….

Stai credendo a quella voce nella testa…

quella voce che non è la voce di Virgilio, non è la voce guerriera dell’intuizione che ti condurrà fuori dal regno dell’ego …

Stai credendo alla voce delle tue paure sentendoti “umile e giusto”.

Amici, possiamo vederlo senza incolparci e senza sentirci vittime?

Questa “Meditazione” sulla falsa umiltà finisce qui….

Ne seguirà una seconda parte, nella quale farà la sua comparsa Beatrice, incarnazione dell’Amore divino e incondizionato.

Ma ora fermiamoci qui.

Se puoi chiudi di nuovo gli occhi per un po’ e dai spazio al silenzio interiore.

Chiediamoci dicendo ad ogni amico: coraggio.
Ovvero “cor-agio”…. tieni amico il cuore a proprio agio in mezzo a questa apparente bufera….

Allora ti troverai oltre senza neanche sapere come….

E quello sarà il segno che la Grazia ti ha benedetto con il suo tocco pieno di Amore.

Pg –

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You cannot copy content of this page