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GLI ARCHETIPI DEI TRAUMI
INFANTILI

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La verità è che i traumi infantili sono molto più sottili di
quanto pensiamo. Spesso cresciamo pensando che dal
momento in cui “non c’è stato niente di grave” allora non è
successo nulla
Anche se nella vita quotidiana poi facciamo fatica a fidarci
di noi stessi, non sappiamo regolare le emozioni, ci
ritroviamo in un lavoro che non ci piace o non siamo in
grado di farci rispettare…. etc
La verità è che ci sono un sacco di sfumature e non
importa cosa ci è successo o quali fossero le intezioni dei
nostri genitori, ciò che importa è come noi l’abbiamo
percepito.
Infine concludo dicendo che non voglio che questo post sia
un attacco ai genitori perchè ognuno di noi è responsabile
per se stesso. Una volta che riconosciamo cosa ci è
successo, noi siamo responsabili della nostra felicità.

Un abbraccio 🤗

GENITORE CHE NEGA LA TUA
REALTÀ / ESPERIENZA

Si verifica quando il bambino va dal genitore con
un’idea, esperienza o emozione ed il genitore
minimizza o nega quello che sta succedendo.
Si può verificare in modo sottile e apparentemente
innocuo.
Per esempio il bambino dice: “oggi a scuola non ho
giocato con nessuno” e il genitore risponde:
“non ti
preoccupare troverai degli amici domani”
Nonostante le intenzioni del genitore siano
corrette, la percezione è che le sue emozioni o
esperienze non siano vere.
Come risultato il bambino non si fida delle sue
emozioni ed intuito, in età adulta fa fatica a fidarsi
di sè stesso ed è sempre in dubbio.

GENITORE CHE NON TI VEDE O
ASCOLTA

Non sentirsi visto o ascoltato significa sentirsi
emozionalmente disconnessi dai propri genitori.
Si verifica sotto forma di negligenza e può essere
mascherata come genitori impegnati, concentrati
sulle loro emozioni e quello che stanno
attraversando.
Oppure genitori completamente disconnessi dalle
proprie emozioni e non in grado di ascoltare le
emozioni del bambino.
Non essere visti o ascoltati è estremamente
doloroso, la mente e l’anima si sentono rifiutati e in
età adulta cerchiamo l’attenzione esterna.
Inoltre pensiamo di non essere degni di cura da
parte di noi stessi e gli altri.

GENITORE CHE VIVE LA SUA VITA
ATTRAVERSO LA TUA

Si tratta di genitori che vivono la loro vita
attraverso quella dei figli.
Alla radice del loro comportamento c’è l’idea che la
loro vita è un fallimento e cercano di controllare la
vita dei figli in risposta alle loro insicurezze.
Il genitore proietta costantemente i suoi desideri e
bisogni sulla vita del figlio per esempio dicendogli
di frequentare certe persone, studiare determinate
materie, praticare determinati sport etc.
Il risultato è che in età adulta queste persone fanno
scelte che non sono frutto dei loro desideri e
provano un senso profondo di insoddisfazione e
paura di cambiare. Per esempio scegliendo
professioni lavorative che non sono ciò che
vogliono veramente.

GENITORE CHE NON RISPETTA I
TUOI CONFINI PERSONALI

Istintivamente i bambini comprendono i confini
personali, infatti non hanno nessun problema a
dire di no ed esprimere ciò che vogliono.
Ci sono genitori che non sanno rispettare i confini
personali come per esempio leggere il diario dei figli
o lamentarsi con i figli dell’altro genitore. In questo
caso non comprendono che il bambino è il figlio
non un amico.
Il bambino sviluppa credendo che questi
comportamenti siano sinonimo di amore ed
intimità emotiva.
Da adulti non sono in grado di rispettare i confini
personali degli altri e di far rispettare i propri
confini personali.

GENITORE OSSESSIONATO CON LE
APPARENZE

Quando un genitore si concentra sull’aspetto
esterno, il bambino si sviluppa credendo che
alcune parti del suo corpo sono “accettabili”,
mentre altre no.
Crede che l’amore non è infinito e sempre
disponibile, ma dipende dall’apparenza fisica.
Inoltre in questo caso il genitore spesso si
comporta all’esterno in un certo in modo verso gli
altri, poi tra le mura di casa critica, parla alle spalle e
fa gossip.
Il bambino quindi impara che deve adeguare il suo
aspetto e comportamento a certi “canoni” per essere
amato ed accettato.
In età adulta si preoccuperà in modo costante di
cosa pensano gli altri e metterà al primo posto il
giudizio altrui invece della sua felicità personale.

GENITORE CHE NON È IN GRADO DI
REGOLARE LE PROPRIE EMOZIONI

Regolare le emozioni significa provare emozioni
forti e lasciare che queste emozioni si muovano
attraverso di noi senza ricorrere ad uso di sostanze o
distrazioni (come il telefono) fino a quando non
torniamo ad uno stato neutrale di pace e
tranquillità.
Quando un genitore non è in grado di regolarsi
può reagire in due modi. Il primo è urlando,
sbattendo porte, tirando oggetti etc, il secondo è
chiudendosi dentro. Nel secondo modo di solito si
manifesta con il trattamento del silenzio dove il
genitore interrompe ogni tipo di comunicazione o
interazione con il bambino. In età adulta i bambini
non sono in grado di regolare le proprie emozioni e
non hanno sviluppato resilienza emotiva.

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