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La mente pensa, ma il pensiero mente

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Tutti soffriamo, abbiamo sofferto e
sicuramente soffriremo ancora.
Ma c’è chi ha deciso di smettere di prendersi per
sofferente.
Ecco la piccola ed enorme differenza.

Ciò che gli altri pensano di me mi
riguarda nella misura in cui lo penso anche io.
Sono libero dall’idea che gli altri si fanno di me solo quando
smetto di credere a ciò che penso di me.
Rimango intrappolato dentro il bisogno di cambiare
credenza su di me perché voglio che gli altri mi vedano
diversamente.
Per la mamma magari sono l’eterno figlio/figlia immaturo, per la moglie il
buon marito, per il cane la ragione della sua vita, per la
società solo un numero..
Chi sono davvero? Niente di pensabile o definibile.
Ognuno proietta su di me ciò che ha passato, ciò che
vuole, teme, crede. Non mi riguarda minimamente. Ciò che
mi riguarda è cercare di essere onesto anche nella paura;
un’ammissione di fragilità.
Solo a quel punto posso agire slegato dal bisogno di
riuscire, parlare senza necessità di essere approvato,
esprimere senza paura di non essere compreso
Lascio dunque libero chiunque di pensare ciò che
preferisce sull’immagine che si è fatto di me.

Quindi la domanda :

Quanto vali?
Qualcuno può immaginare di interessarsi a me, qualcun
altro smette di vedermi tale.
Non dipende da me.
Che valore ho? Per un uragano zero, per il mio cane
decisamente di più.
Non dipende da me.
Quando vali? Dipende da come ti vedi, ma sarà sempre
un’immagine.
Datti il valore che vuoi.
Noi stabiliamo che un pezzo di carta valga qualcosa e che
possa comprare qualcos’altro. Va bene, ma è astratto.
Non c’è alcun valore oggettivo. Possiamo essere a volta
utili altre volte di troppo.
Fa piacere che qualcuno mi ritenga valido.
Mi spiace il contrario.
Ma non dipende da me.

“Molta parte di ciò che la gente dice, pensa o fa è in
realtà motivata dalla paura, che ovviamente è
sempre legata all’avere la propria concentrazione
sul futuro e all’essere fuori contatto con l’Adesso.

La resa è la semplice ma profonda saggezza di
cedere piuttosto che opporsi al flusso della vita.”

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