Sarebbe opportuno conoscere tutti i propri numeri, sono ben 17 in un Theos Numerologico, ci sono i numeri che si ottengono dal nome e dal cognome ma il computo più semplice è quello del numero del Destino, è già un’utile indicazione, benché sia l’interazione tra tutti i numeri a delineare un profilo completo e coerente.
Se una persona ha l’1 nel destino avrà certamente le caratteristiche del numero ma se nelle altre posizioni dovessero esserci dei 7 potrebbe essere indirizzato verso un percorso più introspettivo e spirituale e aggiungendo dei 2 potrebbe essere un leader più sensibile e meno deciso, sono tante le variabili
Numero 6
Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l’opera dei sei giorni non fosse esistita.”
(Sant’Agostino d’Ippona da La città di Dio)
Il Sei è un numero composto ed ha i seguenti divisori: 1, 2 e 3, poiché il risultato della somma dei divisori è 6, si definisce come numero matematicamente perfetto.
Il sei è contenuto nell’esagramma, la stella a sei punte conosciuto anche come Sigillo di Salomone, è l’intersezione tra i 4 elementi della natura (acqua, aria, terra, fuoco) e di due triangoli equilateri che si intersecano capovolti.Essa rappresenta le forme opposte che si completano a vicenda fino a prendere la forma di un corpo unico. Per i Cristiani il Sei è l’immagine di Cristo rappresentata nelle due nature, umana e divina (33). Il sesto atomo della tavola periodica è il carbonio, base di tutta la chimica degli organismi viventi.
La sesta lettera dell’alfabeto ebraico è VAV. La sua funzione è Congiunzione.
Vav è la capacità e la possibilità di costruire qualsiasi sogno e situazione ma anche sentire che qualsiasi situazione, quando non è più utile e funzionale, quando non ci fa crescere o rischia invece di ridurre la grandezza e potenzialità che siamo, può essere sciolta. Vav è cogliere le connessioni, le sincronicità tra le esistenze e le coscienze, oltre la materialità del reale. E’ oltre i cinque sensi Vav, i fatti, le persone, le nostre esperienze e conoscenze immesse in una trama sottile e trasparente, altamente efficiente, che porta nuove risorse, nuove alleanze alla nostra vita.
“Il numero Sei” rappresenta il perfetto equilibrio e l’amore assoluto, è il numero dell’armonia e della bellezza, ha senso pratico che unisce ad una spiccata creatività; sensibile all’arte ha un innato buongusto, sobrio ed elegante, ama accogliere le sue amicizie in casa avendo un forte senso dell’ospitalità.
Il Sei è idealista e desideroso di aiutare gli altri, può diventare abile nell’arte della mediazione e del compromesso, accettando le persone e le situazioni così come sono; la parola chiave è “vivi e lascia vivere”. Lo scopo in questa vita è proprio quello di “ritrovare il cuore”, coltivando le virtù dell’amore, della compassione e della tolleranza. Nelle relazioni il Sei spontaneamente si cala nel ruolo di psicologo e se non fa attenzione si prende cura del partner fino ad annullare se stesso; la stessa cosa vale anche per la famiglia d’origine, il Sei tiene moltissimo ai suoi affetti e si interessa di ogni aspetto della loro vita. In genere, non gli piacciono i cambiamenti improvvisi e preferisce mantenersi su un terreno che gli è familiare. Nel lavoro potrebbe trovarsi a suo agio come insegnante, educatore, ristoratore o in una attività che richiede creatività, diplomazia e senso estetico. Ovviamente queste sono indicazioni puramente illustrative, perché per un analisi dettagliata, occorre vedere il quadro numerologico con gli altri aspetti nel suo insieme.
L’archetipo del Sei è l’Angelo:
Primo passo evolutivo il 6 si esprime come persona integra e coscienziosa, è disponibile ad offrire il suo aiuto, ma lo fa con lo scopo di essere riconosciuta, se ciò non avviene le sue aspettative vengono deluse e l’insicurezza e il disagio diventano uno stato d’animo.
Secondo passo evolutivo in questa fase la persona prende coscienza di se stessa e del proprio valore, impara ad occuparsi di se stessa, pur operando anche per gli altri lo fa nel rispetto di se stessa e comincia a non creare più dipendenze imparando a dire di no.
Terzo passo evolutivo l’Angelo ormai ha imparato ad essere autonomo e dona le energie in modo equilibrato non instaurando rapporti di dipendenza, ma insegna anche agli altri ad essere autonomi, ha maturato i suoi spazi e le sue esigenze trovando le giuste proporzioni tra il dare e il ricevere. Ha compreso come donare il suo amore e non pone più delle condizioni.
Armoniche dell’alfabeto
F è l’equivalente numerico del 6
Dominio dei propri impulsi e istinti. Sognatore, un pò pigro, ma si sente appagato se riceve e dà protezione. Al centro della sua vita pone i famigliari che gli possono chiedere qualsiasi sacrificio e lui fedele al suo ideale non li delude mai. Logica e razionalità, equilibrio e padronanza di se stessi, acuta intelligenza e buone capacità di concretare le proprie idee. Lettera che porta fortuna all’artista e a chi lavora nel commercio. Protegge dalle situazioni difficili. Il significato occulto della lettera F è FEDELTA’. Colore MARRONE
L’Ombra dell’Angelo: Il Martire
Questo Archetipo rappresenta il lato ombra dell’Angelo, il perno di questa sfida è il bisogno di offrire amore e sostegno agli altri, evitando tuttavia di ricalcare il solito modello di chi dona, senza mai ricevere nulla in cambio. La tendenza del “Martire” è quella di calarsi nel ruolo di salvatore, che si sente sempre chiamato in causa ad offrire il suo aiuto, anche senza che nessuno glielo abbia chiesto, a volte anche in modo inopportuno. L’origine del problema può essere riferito a delle carenze affettive in ambito famigliare. Il Martire nel tentativo di compiacere il prossimo per averne l’approvazione, sacrifica continuamente una parte di se stesso e inconsciamente attira a sé persone con autostima carente e che all’interno di una relazione tenderanno a rivelarsi bisognose e di conseguenza dipendenti. La sfida è riconoscere in se stessi quest’ombra con le sue caratteristiche ed integrarla riportando l’equilibrio.
Avere consapevolezza di sé può essere l’unica via per integrare quest’ombra, riconoscerla e accettarla ed in seguito comprendere come trasformare il proprio modo di porsi con se stessi e con gli altri. E’ primariamente utile riconoscere che il bisogno di intervenire nella vita degli altri è una vostra esigenza, per cui essere certi che il vostro aiuto sia stato veramente richiesto e se lo fosse dovrete accertare se è frutto di un’abitudine che voi stessi avete instaurato, dovrete correggere anche queste vecchie abitudini che avete dato a chi vi è vicino. Prendete una foto di quando eravate bambini, sistematela in un luogo in cui possa essere spesso sott’occhio e cominciate a dialogare con la parte di voi più nascosta, il vostro bambino interiore. Rendete autonome le persone che vi sono vicine, facendo questo il giovamento sarà reciproco.
